Chi non l'avesse vista il 24 marzo scorso nella Chiesa di San Valeriano di Gradisca d’Isonzo, la potrà apprezzare giovedì 3 settembre alle ore 21.00, nella Basilica di S. Eufemia di Grado, come da pieghevole allegato.
La pièce teatrale "La Bottega dell'Orefice" - scritta da un giovane Karol Wojtyla - trattasi di un testo teatrale, uscito nel 1960, e scritto dal futuro papa Giovanni Paolo II. La storia di due coppie, del loro fidanzamento e del loro matrimonio. Dal 1939 fino al 1962, quando anche i loro figli scoprono di amarsi.
La bottega dell’orefice venne pubblicato per la prima volta nel dicembre 1960 sul mensile cattolico Znak. L’autore era Andrzej Jawien, pseudonimo dell’allora vescovo ausiliare di Cracovia Karol Wojtyla. «Meditazioni sul sacramento del matrimonio che di tanto in tanto si trasformano in dramma», recita il sottotitolo. Scopo del futuro Giovanni Paolo II «era quello di costruire non tanto un lavoro effettivamente destinato al teatro, quanto qualcosa che suggerisse una riflessione su alcuni problemi etici attraverso un discorso poetico». La struttura dell’opera è particolare, «il testo è composto di monologhi pronunciati da persone che in apparenza sono insieme, ma non si parlano direttamente».